9 luglio 2006. L'Italia diventa campione del mondo, vincendo ai calci di rigore sulla Francia.


Mentre si delinea il destino della nazionale di calcio, storie private di sentimenti e sensazioni sono vissute dai personaggi sulla scena.


Quattro storie: un ’attrice e un supertifoso, insieme ad un ambiguo padre di famiglia e una segretaria intraprendente. Quattro vite il cui destino è segnato da antiche divinità: le Parche. Erano loro, nella mitologia, a stabilire il destino degli uomini e degli dei ed ora determinano inesorabilmente sia il destino dei giocatori in campo che quello dei protagonisti in scena.


Il Coro delle tre Parche anima i personaggi, infondendo loro la linfa vitale necessaria per muovere l'azione della propria esistenza.


Di fronte ad uno schermo i personaggi seguono le fasi della partita. Uno alla volta si staccano per raccontarsi, per tornare, alla fine del proprio racconto, nella sospensione temporale dalla quale erano usciti.


Storia, mito, modernità e immaginario classico, sullo sfondo di uno degli eventi più seguiti di questi ultimi anni, danno corpo a uno spettacolo inedito nel quale la passione per lo sport più amato dalla gente si fonde con il racconto di se stessi e i dubbi e le avventure della vita quotidiana.

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